UN PO' DI STORIA

Cos’è l’armocromia? L’armocromia è la scienza che in base alla combinazione di pelle, occhi e capelli
e usando un metodo specifico, definisce la nostra palette ideale.

Ed ecco un po' di storia. Negli ultimi tempi il ricorso di molti personaggi pubblici all'armocromia ha suscitato molta curiosità intorno a questa scienza che ha anche fare con il colore. Ma l'armocromia non è una faccenda meramente estetica, questo perché essa non riguarda solo la nostra immagine personale, ma anche la nostra immagine interiore.

"Vedersi meglio ci fa sentire meglio"

La teoria del colore ha un fondamento scientifico che va oltre la percezione soggettiva.

C’è una spiegazione scientifica se la nostra pelle è più giallina, olivastra o rosata. Analizzarla e conoscerla può aiutarci a individuare i colori amici e evitare quelli che invece accentuano le nostre imperfezioni. L’armocromia ha le stesse regole e lo stesso metodo per tutti, uomini e donne. essa prescinde dal genere ma anche dall’età.

Il potere dei colori ci valorizza e ci fa apparire più giovani, riposati e ‘freschi’.

Un metodo nato a Hollywood.

Con l’avvento del colore, l’industria del cinema si rese conto che aveva un’altra arma potentissima per affascinare il pubblico e far brillare ancora di più le sue star: il colore.
Furono infatti le costumiste di Hollywood, prima tra tutte la pluripremiata, Edith Head a mettere a punto per gli attori vere e proprie palette personalizzate, col risultato di creare spesso grazie ai loro abiti e ai colori usati, delle vere e proprie icone di stile, imitate e ammirate a dispetto del passare degli anni.
Chi non ricorda la splendida Scarlett di Via col Vento? I colori di Rossella sono freddi e intensi, resta indimenticabile l’abito rosso cremisi che nel film indossa per il compleanno di Ashley. E che dire dell’eleganza iconica di Holly in Colazione da Tiffany? Quando si parla di tubino nero si pensa solo e subito a Audrey Hepburn. Impeccabile e impalpabile l’abito azzurro polvere di Grace Kelly nel ruolo di Frances in Caccia la ladro.: di una bellezza eterea quasi soprannaturale.

Ma sarà solo successivamente, intorno al 1980 che la teoria del colore comincia trovare le sue applicazioni anche al di fuori dello star system e ad entrare ad esempio nei saloni di bellezza diventando alla portata di tutte le donne. 
Ma colei che ha ordinato e semplificato in schemi precisi l’analisi del colore, organizzandola in palette di riferimento fu Carole Jackson.

Il libro di maggior successo sull’analisi del colore stagionale è stato il su Color Me Beautiful : un fenomeno della cultura pop degli anni ’80.

Negli anni ’90 furono Joanne Nicholson e Judy Lewis-Crum ad ampliare il sistema di classificazione e le quattro palette “stagionali” sono state passate da quattro alle dodici che conosciamo oggi.

 

Grace Kelly in Caccia al ladro
Audrey Hepburn

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